TECNOMAR VELVET 83

  • Modello VELVET 83
  • Tipologia SPORT MY
  • Anno 2006
  • L.O.A. 23,99 mt

Dettagli yacht

  • Codice SAL-A0060
  • Modello VELVET 83
  • Tipologia SPORT MY
  • Cantiere TECNOMAR SPA
  • L.O.A. 23,99 mt
  • Larghezza 6,30 mt
  • Pescaggio 1,8 mt
  • Costruzione VTR
  • Motori 2 X 1680 CAT
  • Velocità massima 33
  • Velocità di crociera 25
  • Bandiera ITALIANA
  • Ospiti 3

Prezzo

Prezzo non disponibile
IVA PAGATA

Descrizione

Con questo Velvet 83 del cantiere Tecnomar, che ha sede a Viareggio e che produce a due passi da lì, dunque, saliamo a bordo di un classico esempio dell'italian style applicato al grande open, una barca ricca di personalità e per questo ben riconducibile al brand cui appartiene, visto che sposa pienamente quei canoni di sportività e innovazione che nel tempo hanno saputo caratterizzare il marchio Tecnomar. Il tutto condito da quel modo assolutamente viareggino di fare le barche, solide nella costruzione ma soprattutto realizzate con una grande attenzione al dettaglio negli allestimenti, tipici della migliore artigianalità. Una prerogativa che acquista valenza specie quando si tratta di realizzazioni custom, su misura per le esigenze dell'armatore, proprio come nel caso di questo open, che può raggiungere un livello di personalizzazione massima per quel che riguarda lo sfruttamento degli spazi, visto che il proprietario può scegliere il layout degli interni, ma anche per lo stile con il quale arredarli, consentendo quindi la scelta di mobilio, stoffe, rivestimenti ecc.. Dicevamo che il Velvet 83 mantiene ben saldo il family feeling espresso da Tecnomar con i suoi open, parecchio caratterizzato dallo scafo, con la prua slanciata e ben alta sull'acqua, con il mascone pronunciato e poi le murate che scendono gradualmente verso poppa fino a terminare alla sua estremità, incastonando una comoda spiaggetta. La tuga è stata mantenuta abbastanza bassa, ben raccordata all'ampia vetratura del parabrezza, avvolgente e allungato verso poppa, sul quale poggia un sottile hard top che a sua volta integra uno spoiler con funzione porta antenne. Sotto di esso viene celato un soft top estensibile su buona parte del sottostante pozzetto, offrendo protezione dal solleone. La sovrastruttura di coperta è ulteriormente snellita dalla presenza di finestrature allungate, definite open view, presenti accanto ai montanti del top, superfici che contribuiscono nel concedere parecchia luminosità agli interni della barca. Gli spazi esterni sono caratterizzati dalla presenza di due prendisole. Il primo è parte integrante del pozzetto, posizionato al di sopra del garage poppiero che contiene il tender, mentre l'altro è ricavato nella tuga, a prua. Entrambi risultano essere ben fruibili, grazie alle loro generose dimensioni ma anche per quelle dei passavanti che collegano le due estremità del ponte esterno. Tutto il calpestio è rivestito in teak, compresa la plancia poppiera e la doppia scala che ne favorisce l'accesso. Sempre nel pozzetto si trova una dinning area esterna, composta da un tavolo da pranzo da un divano e da poltroncine. Una grande vetrata mette in comunicazione questo ambiente con l'interno, grazie a un'apertura a doppia anta scorrevole. Appena entrati, il Velvet 83 offre un living con divani in pelle, annessa chaisse longue, poltrone e mobile di servizio capace di contenere una TV al plasma a scomparsa. Un'area che ci è sembrata arredata con uno stile abbastanza sobrio ma decisamente elegante, che vede l'uso di rivestimenti chiari per divani e pavimenti, essenze scure per il mobilio e che verso prua lascia vedere anzi, quasi ostenta una stazione di governo all'insegna dell'hi-tec, essenziale nelle forme ma completissima nella strumentazione. Quella del pilota è una posizione dominante, sul mare, sulla plancia, sul retrostante salone ma anche sul vano che si apre oltre, verso prua. Il Velvet 83, infatti, presenta un layout interno abbastanza originale, che nella zona prodiera vede la presenza di una seconda area living, composta da un ampio divano a "L" e da un tavolo basso di servizio, posizionata su un piano intermedio fra il main deck e il ponte inferiore, raggiungibile scendendo una scala posizionata a dritta. Il compito di delimitare le due aree è affidato al cristallo, soluzione che concede ulteriore ariosità e profondità all'insieme, concedendo un colpo d'occhio molto suggestivo. Ne risulta una zona giorno estremamente vasta, che ben integra fra loro ambienti attigui, da poppa a prua, rendendo la vita di bordo estremamente conviviale e con un ottimo livello di comfort complessivo. Accanto al secondo salotto è stata collocata la cucina, curata sotto l'aspetto funzionale ma anche sotto il profilo estetico, con l'uso di legno scuro per il mobilio e acciaio per i lavelli e gli elettrodomestici. Una scala centrale porta verso la zona notte, composta complessivamente da tre cabine, due ospiti più l'armatoriale. Tutte affacciano su un corridoio, prima le ospiti, speculari nell'allestimento e simili per spazio, dotate di letti singoli affiancati, armadio e bagno in camera con box doccia separato. Alla fine del corridoio si giunge al vano dedicato ad armatore e consorte, una vera e propria suite che sfrutta lo spazio concesso dall'intero baglio dello scafo. Il letto matrimoniale è in posizione centrale, servito da comodini e da due mobili con cassetti, presenti lungo le murate. Poi, verso poppa, sul lato di dritta è stato collocato il bagno en suite, dotato di un ampio box doccia, mentre su quello di sinistra trova spazio un armadio guardaroba di grande capacità.